La Nona (dal caos, il corpo)

coreografia e regia Roberto Zappalà
Calendario
  • Crediti:

    coreografie e regia Roberto Zappalà

    pianisti Luca Ballerini, Stefania Cafaro 
    controtenore Riccardo Angelo Strano
    soprano Marianna Cappellani

    musiche Ludwig Van Beethoven Sinfonia n°9 op.125
    nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt

    Interpretazione e collaborazione alla costruzione i danzatori della Compagnia Zappalà Danza
    Filippo Domini, Anna Forzutti, Alberto Gnola, Marco Mantovani, Sonia Mingo, Gaia Occhipinti, Fernando Roldan Ferrer, Silvia Rossi, Valeria Zampardi, Erik Zarcone, Corinne Cilia

    drammaturgia Nello Calabrò
    assistente alle coreografie Maud de la Purification

    produzione Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza - Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza
    in collaborazione con Teatro Garibaldi - Unione dei Teatri d’Europa (Palermo), ImPulsTanz – Vienna International Dance Festival, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Massimo Bellini di Catania

  • Durata Spettacolo: 90 minuti

Con La Nona, Transiti humanitatis, il progetto della Compagnia Zappalà Danza, si arricchisce di un nuovo e importante tassello.

Dopo Invenzioni a tre voci, creazione dedicata alla donna, e Oratorio per Eva, omaggio alla figura simbolica di Eva, l’ultima sinfonia di Beethoven è la fonte d’ispirazione per lo spettacolo della compagnia Premio Danza&Danza 2015. La musica utilizzata non sarà la versione originale per coro, solisti e orchestra ma la bellissima trascrizione per due pianoforti che ne ha fatto Liszt. E in scena, insieme ai due pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro e a undici danzatori della compagnia, anche il soprano Marianna Cappellani. È sempre a partire dal corpo e dalle sue storie che Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità; sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale.L’umanità in transito è un’umanità in movimento; movimento è il contrario di immobilità, di immutabilità, di idee assolute e di assenza di dubbio. Il movimento è laico, come lo spirito di Beethoven e della sua musica. E la laicità del pensiero e dei comportamenti è alla base della creazione.

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