Dal 09 aprile Al 13 aprile

BAÙBO – de l’art de n’être pas mort

uno spettacolo di Jeanne Candel
Calendario
  • Crediti:

    BAÙBO - de l’art de n’être pas mort
    Dalle opere di Buxtehude, Musil, Schütz e altre

    regia Jeanne Candel

    di e con Pierre-Antoine Badaroux, Félicie Bazelaire, Prune Bécheau, Jeanne Candel, Richard Comte, Pauline Huruguen, Pauline Leroy, Hortense Monsaingeon e Thibault Perriard

    direzione musicale Pierre-Antoine Badaroux
    scenografia Lisa Navarro
    costumi Pauline Kieffer
    assistente ai costumi Constant Chiassai-Polin
    creazione illuminotecnica Fabrice Ollivier
    collaborazione artistica Marion Bois e Jan Peters
    direzione generale e scenografia Sarah Jacquemot-Fiumani

    Produzione la vie brève - Théâtre de l'Aquarium
    Coproduzione Théâtre National Populaire, Villeurbanne ; Tandem, scène nationale Arras-Douai ; Théâtre Dijon Bourgogne, CDN ; Comédie de Colmar - CDN Grand Est Alsace ; Festival dei Due Mondi, Spoleto (Italie) ; NEST Théâtre - CDN de Thionville -Grand Est ; Théâtre Garonne, scène européenne – Toulouse
    Costruzione della scenografia nei laboratori MC93 – Bobigny, realizzazione dei costumi nei laboratori del Théâtre National de Strasbourg, con costumi prestati dal Festival dei Due Mondi, Spoleto (Italia)
    Con il contributo della creazione del Ministero della Cultura, il sostegno del Centre National de la Musique, SPEDIDAM, della Città di Parigi, del Théâtre National de Strasbourg et de l’ONDA – Ufficio Nazionale di diffusione artistica per la realizzazione dell'audiodescrizione dello spettacolo
    Con la partecipazione artistica del Jeune théâtre national

    Ringraziamenti: Théâtre du Soleil, Jean-Jacques Lemêtre e Marie-Jasmine Cocito, Adrien Béal, Jean-Brice Candel e Léo-Antonin Lutinier

    Creato il 30 e 31 gennaio 2023 al Tandem Scène Nationale Arras-Douai - Théâtre d'Arras

  • Durata Spettacolo: 100 minuti

Sono non so chi
Muoio non so quando,
Sono sorpreso di essere così felice.

La creazione di Jeanne Candel si sviluppa attorno alla figura della sacerdotessa orfica Baùbo e del suo incontro con Demetra. Da questo mito, le opere di Heinrich Schütz e altri materiali, Candel e il direttore musicale Pierre-Antoine Badaroux compongono una “passione per l’oggi” dove musica e teatro si intrecciano, nell’esaltazione dei motivi del desiderio e della spinta alla vita, ovvero ’arte del non essere morti’. La logica compositiva è quella del sogno, ‘l’interiorità del disordine passionale’, ‘la vita dell’inarticolato’, la cui energia misteriosa rende ancora possibile l’esistenza.

La Vie Brève
Fondata da Jeanne Candel nel 2009 a Parigi, La Vie Brève è un ensemble in cui attori, musicisti, registi, scenografi, costumisti, tecnici, si incontrano regolarmente per periodi di ricerca e creazione, secondo il principio compositivo della scrittura collettiva. Gli attori e/o musicisti e cantanti sono considerati come creatori, autori e non solo come interpreti. Questa scrittura polifonica è particolarmente incentrata sul rapporto tra musica e teatro. La domanda essenziale che ci si pone durante le prove è come la musica e il teatro possono intrecciare la loro azione in contemporanea, creando uno spazio profondo attraverso forze attrattive e oppositive. I processi di ricerca sperimentabili diventano molto vari, fuori da ogni dogma o schema precostituito, attingendo a materiali e riferimenti pittorici, cinematografici, scientifici o filosofici. La compagnia rappresenta “opere con mezzi teatrali” e mette in scena musica dal vivo (la maggior parte degli interpreti sono musicisti, di formazione jazz o classica) o registrata. Da luglio 2019, La Vie Brève dirige la Théâtre de l’Aquarium casa creativa collettiva, dotata di un centro risorse e un laboratorio dedicato all’ecodesign. Il pubblico è invitato due volte all’anno, in inverno e in primavera, al BRUIT – Festival di Teatro e Musica, e più occasionalmente ad eventi pubblici.

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