Dal 25 gennaio Al 02 febbraio

I parenti terribili

di Jean Cocteau, regia Filippo Dini
Calendario
  • Crediti:

    I parenti terribili
    di Jean Cocteau

    traduzione Monica Capuani

    regia Filippo Dini

    con Milvia Marigliano, Mariangela Granelli, Filippo Dini, Giulia Briata, Cosimo Grilli

    scene Maria Spazzi
    costumi Katarina Vukcevic
    luci Pasquale Mari
    musiche Massimo Cordovani

    assistente alla regia Alma Poli
    assistente scene Chiara Modolo
    assistente volontario Gennaro Madonna

    direttore di scena Federico Paolo Rossi
    macchinista Matteo Cicogna (nel 2024), Nicola Baldini (nel 2025)
    elettricista Gianluca Quaglio
    fonico Andrea Lambertucci
    sarto Gabriele Coletti
    foto e video Serena Pea
    amministratrice di compagnia Federica Furlanis

    produzione TSV - Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Teatro Stabile di Bolzano

    si ringrazia il Comité Jean Cocteau

     

  • Durata Spettacolo: 105 minuti

Considerata la più perfetta opera teatrale di Jean Cocteau, I parenti terribili rappresenta uno spaccato crudele della società, un atto storico con cui l’autore rompe, almeno formalmente, col teatro di raffinata e astratta acrobazia intellettuale, che sino allora aveva avuto in lui uno dei più fertili campioni, per accostarsi ad un tipo di teatro molto più tradizionale, costruito secondo regole collaudate e codificate care al teatro borghese. Scrivendola, Cocteau ha voluto sfidare quel pubblico di élite per il quale aveva sempre lavorato, e stabilire un contatto con le grandi platee mediante un linguaggio meno esoterico. Il tentativo si è rivelato felice, giacché I parenti terribili hanno costituito uno dei più grossi successi ottenuti da Cocteau come autore drammatico. Il testo racconta la storia di una famiglia davvero terribile, che vive reclusa in se stessa, avulsa da qualsiasi stimolo esterno. Michel è un giovane uomo viziato e amato morbosamente dalla madre Yvonne. Quando annuncia ai suoi genitori di amare Madeleine, la disperazione divora la donna, che teme di perdere il figlio, mentre oscuri segreti sulla famiglia vengono a galla. Con questo testo, da lui diretto e interpretato, Filippo Dini prosegue l’indagine nell’inferno familiare che ha avuto in Casa di bambola, e più di recente in Agosto a Osage County, due esempi mirabili, definendo una cifra stilistica che pone al centro il lavoro dell’attore e reinterpreta in modo inedito l’idea di un nuovo capocomicato.

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