Luogo

Teatro Bellini


Date

Dal 31 ottobre al 31 Maggio

L’apertura della Campagna abbonamenti è un momento di importante dialogo con il nostro principale interlocutore: il pubblico, che ormai da anni ci accompagna con entusiasmo nella costruzione di un disegno culturale fortemente sperimentale. Non sperimentiamo “per” gli spettatori ma “insieme” a loro. Ed è la risposta positiva che ci spinge a consolidare, coerentemente e di anno in anno, un progetto che assume un’identità sempre più connotata. Un progetto complessivo, dunque, formato da spettacoli che dialogano non solo tra di loro, ma anche con le altre numerose attività del Teatro, e le cui linee guida si possono individuare nella ricerca e nella contaminazione tra i diversi linguaggi di grandi Autori, grandi Registi grandi Interpreti.

Presentiamo la letteratura italiana e straniera di tutte le epoche riscritta per il teatro e portata in scena dai più interessanti artisti della scena contemporanea. È il caso di Stefano Massini che riscrive Boccaccio, (con il Decameron) e Eco (con Il nome della rosa), o di Rubini che affronta Dostoevskij con il suo Delitto/Castigo, (che lo vedrà anche interprete accanto a Luigi Lo Cascio). E ancora, la grande drammaturgia, rivisitata in chiave contemporanea, è il caso di Pirandello riletto da Tato Russo (un importante ritorno per il Teatro che oggi rivive grazie a lui) o del Dürrenmatt, di Play Strindberg — per la regia di Franco Però interpretato da Maria Paiato, Maurizio Donadoni e Franco Castellano – o, ancora del Mamet del leggendario American Buffalo riscritto da Maurizio de Giovanni e diretto e interpretato da Marco D’Amore. La grande drammaturgia più vicina a noi, con ben due testi di Eduardo: Questi Fantasmi! con il quale si cimenta Marco Tullio Giordana e un attualissimo Il sindaco del Rione sanità per la regia di Mario Martone con Francesco di Leva, Giovanni Ludeno e Massimiliano Gallo.

È contaminazione anche tra la prosa e altre forme di linguaggi artistici: l’apertura di stagione vede un Vangelo di Pippo Delbono (che possiamo definire un ospite abituale del nostro teatro) che lascia grande spazio alla musica — scritta appositamente da Enzo Avitabile e eseguita dal vivo da Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo – e, al tempo stesso crea un”rimando circolare” con la chiusura di stagione, ossia il Decameron riscritto da Stefano Massini e diretto da Gabriele Russo che vedrà in scena il corpo di ballo del Teatro di San Carlo, presente anche in veste di coproduttore.

E ancora, esprimiamo la volontà di contaminare la nostra proposta con la cultura scenica straniera, che ci ha già portato a chiudere la stagione 2016-2017 con due importanti spettacoli internazionali e che ci spinge, oggi, ad andare oltre, proponendo per il 2017-2018, e stavolta in abbonamento, l’importante ritorno dei berlinesi Famile Flöz e il potente Battlefield dell’indiscusso Maestro Peter Brook (che, a sua volta, si ispira al più importante testo della letteratura epica indiana). Contaminazione e interconnessioni in un gioco di rimandi anche tra Teatro Bellini e Piccolo Bellini, dove ospiteremo regie di Silvio Orlando e Mario Martone, testi di Lucia Calamaro, Montesano, Starnone e Letizia Russo e dove vedremo in scena Fausto Russo Alesi, Andrea Renzi, Tony Laudadio e molti altri.

Teatri delle città di rilevante interesse culturale

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Il Teatro Bellini sostiene Kimbondo

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