Maestri di Strada e l’Associazione Trerrote
diretto da: Nicola Laieta
regia e drammaturgia Nicola Laieta
Maestro d’armi Nicola De Matteo
costumi Martina D’Ascoli
oggetti scenici Peppe Cerilo
movimenti Scenici Ambra Marcozzi
aiuto regia Giuseppe Di Somma e Giulia Menna e Francesca Fiorillo
produzione
Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini – Maestri di Strada ONLUS – Trerrote (Teatro Ricerca Educazione)
Luogo
Piccolo Bellini
Date
2 e 3 marzo
Che cosa accadrebbe alla celeberrima storia di Giulietta e Romeo, se Romeo fosse un insicuro e confuso adolescente chiuso in casa e travolto da sconvolgimenti ormonali e ansie di affermazione e Giulietta un irrequieta e insoddisfatta figlia di una famiglia popolare arricchitasi troppo in fretta? E se Paride avesse i capelli rossi e abitasse al lotto 0 di Ponticelli? E infine se i due giovani fossero abbastanza disillusi sull’amore e consapevoli della sventurata sorte che li attende incontrandosi? Riuscirebbero ancora trovare un senso per cedere alla loro inevitabile attrazione accentando un destino che sembra già deciso dalle stelle?
Se tutto ciò accadesse forse quello a cui assistereste venendo a teatro non sarebbe più la tragedia romantica più nota di tutti i tempi ma la Quasi Storia di Giulietta e Romeo.
La quasi storia di Giulietta e Romeo è il risultato del percorso laboratoriale che teniamo ogni anno con gli adolescenti dei Maestri di Strada e con giovani studenti universitari e attori, gli educ-attori dell’associazione Teatro Ricerca Educazione.
Un laboratorio teatrale ed educativo intergenerazionale che aiuta i più giovani a esprimere tutte le proprie potenzialità ispirati e accolti dai propri compagni di lavoro più grandi. Un’interazione generazionale che caratterizza il nostro lavoro di teatro educazione. Siamo partiti dalle immagini e scene contenute nel testo a cui giovani si sentivano più vicini per costruire attorno ad esse una narrazione dell’adolescenza e dell’amore che raccontasse la storia degli innamorati più famosi e sfortunati della letteratura teatrale con il pensiero , il sentire le parole e l’agire dei nostri giovanissimi attori. Quasi storia perché l’insieme dei frammenti delle annotazioni, narrazioni , improvvisazioni nate dal nostro attraversamento della tragedia shakespeariana ci è sembrata la maniera più sincera e efficace per far rivivere nei corpi degli nostri adolescenti, il palpitare vitale del cuore di Giulietta e del suo Romeo.