di Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi
con la collaborazione di Nicola Brunialti
con Simone Cristicchi
voce fuori campo Maia Monzani
scene e costumi Domenico Franchi
musiche originali Gabriele Ortenzi
disegno luci Cesare Agoni
audio Andrea Balducci
luci Veronica Penzo
regia Antonio Calenda
produzione TSA Teatro Stabile d’Abruzzo, CTB Centro Teatrale Bresciano
Luogo
Teatro Bellini
Date
Dal 24 al 29 marzo
A cinque anni dall’indimenticabile Magazzino 18 Simone Cristicchi torna al Bellini con il suo nuovo spettacolo, una surreale favola metropolitana. Raffaello è un quarantenne rimasto bambino che, però, possiede dei poteri speciali: la sua mente è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco particolari che solo apparentemente sono insignificanti, ma che nascondono un’infinita bellezza. Così, qualunque cosa guardino i suoi occhi – dal fiore di tarassaco cresciuto sull’asfalto, ai grandi palazzi di periferia – tutto è stupefacente, affascinante, meraviglioso! Per molti è un “ritardato” da compatire, per alcuni un genio. Sicuramente è un tipo strano, che ama dipingere un mondo tutto suo, contare le lettere che formano le parole delle frasi, camminare lentissimo seguendo una sua indecifrabile traiettoria. Lo ascoltiamo mentre ci mette a parte del suo mondo: ci racconta alcuni episodi avvenuti nel suo affollato quartiere, ci parla della grande città che fa paura, e del paradiso della Ferramenta dove tutto è catalogato alla perfezione; e poi meccanici romantici, emarginati invisibili, terribili guardiani di garage… Un mondo poetico e fantastico, fatto di vicende minime ed universali che ci suggeriscono che “volare” può voler dire semplicemente buttarsi dentro la vita mantenendo intatta la purezza del bambino che è dentro di noi, catturando la bellezza del mondo che ci circonda. Perché niente è più grande delle piccole cose.