di Roberto Russo e Biagio Musella

con
Nunzia Schiano, Biagio Musella, Pino L’Abbate
e con la partecipazione in video di Giovanni Esposito, Niko Mucci, Claudia Puglia, Carmen Pommella, Sergio Assisi

musiche Niko Mucci e Luca Toller
scenografie Tonino Di Ronza
costumi Anna Zuccarini
grafica e videoproiezioni Salvatore Fiore
aiuto regia Pino L’Abbate

regia Lello Serao

produzione Teatro Bellini in collaborazione con Teatri Associati di Napoli

Piccolo Bellini


Date

Dal 10 al 15 Aprile 2018

Come appare il mondo visto dalla parte dello specchio? E come appare visto dal basso verso l’alto? Certamente la visuale sarà distorta o, quanto meno differente da quella ordinaria. Ranavuottoli, partendo da questa riflessione, decide di capovolgere la celebre fiaba Cenerentola, leggendola non più dalla parte della “vincente” Cinderella ma da quella delle due sconfitte: le Sorellastre.

Nella fiaba, l’allampanata Anastasia e la tarchiata Genoveffa sono la quintessenza di una cattiveria che è pari soltanto alla loro bruttezza: sono brutte dentro e brutte fuori. Ma Roberto Russo e Biagio Musella ci insinuano il dubbio che la causa della loro sgradevolezza non sia meramente cromosomica, ma che sia conseguenza di un brutto vissuto, esibito come forma di protesta nei confronti di un mondo che ci pretende belli e vincenti. Con un registro squisitamente comico, Ranavuottoli si addentra nei meandri della psiche delle sorellastre, scandagliando il loro vissuto e le possibili ragioni del loro “mal di vivere” con ironia e leggerezza, utilizzando un linguaggio originalissimo che è una sorta di helzapoppin, una miscellanea in cui il registro fiabesco si fonde con quello comico grottesco.

Durata 70min.

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