di Gabriele Russo
Direttore Artistico del Teatro Bellini
The Belliner n.44
Come molti di voi sanno, accanto alla storica sala grande del Bellini esiste uno spazio più raccolto e intimo: il Piccolo Bellini. Negli anni, tanti di voi hanno imparato ad apprezzarlo proprio per le sue caratteristiche uniche, diverse per forma, contenuti e programmazione.
Dal primo giorno abbiamo lavorato perché questa sala diventasse un luogo di ricerca e sperimentazione, migliorando di stagione in stagione la qualità delle proposte. Allo stesso tempo, abbiamo incoraggiato anche il pubblico più affezionato alla sala grande a frequentare il Piccolo Bellini, introducendo formule di abbonamento miste e percorsi condivisi.
La programmazione del Piccolo guarda con particolare attenzione a compagnie under 35, giovani autori, registi emergenti e, più in generale, al teatro contemporaneo. Una scelta che risponde non solo alla curiosità del nostro pubblico, ma anche alla necessità di dare spazio e tempo di vita a tante compagnie indipendenti di valore, in linea con il riconoscimento del Bellini come Teatro della Città da parte del Ministero della Cultura.
Come sempre accade, però, le cose evolvono: nel tempo, la programmazione ha accolto anche progetti di attori e registi già affermati, che trovano nel Piccolo Bellini lo spazio ideale per lavori più intimi e sperimentali. È nata così un’osmosi tra generazioni e linguaggi: accanto a compagnie indipendenti o emergenti, con spettacoli come L’incontro, La Vacca o Spiritilli, vedremo in scena artisti come Daniele Russo, Lucia Mascino, Beatrice Schiros, Sabrina Scuccimarra, Marta Cuscunà e Massimo De Matteo. Perché, come dicono gli inglesi, non esiste “lo spettacolo giusto”, ma lo spettacolo giusto nel posto giusto.
Da questa stagione, anche l’investimento produttivo ha seguito la suggestione dell’osmosi tra sala grande e Piccolo, tra teatro emergente e grandi artisti, facendo nascere una Compagnia Giovani. Quest’anno vedrà gli ex allievi della Bellini Teatro Factory divisi in scena al Piccolo tra:
- Neanche Parenti, scritto e immaginato con Arianna D’Angiò
- Asfalto – Poema fisico e musicale per sette attori, regia di Michela Lucenti / Balletto Civile
e riuniti tutti in sala grande con la nuova opera di Mimmo Borrelli, che incontra Shakespeare in Giu – Ro. Libera gioventù bannata dal tempo.
Negli anni, secondo la stessa filosofia, abbiamo rafforzato anche lo spazio dedicato alla danza contemporanea, che ormai da quattro stagioni propone cinque titoli ogni anno. Un percorso che ha portato la programmazione complessiva dalle 70–80 repliche delle prime edizioni alle 150 di quest’anno, quasi sempre accolte da tutto esaurito.
Si dice spesso che il pubblico delle sale grandi nasca da quello delle piccole; la nostra esperienza ci porta a pensare anche il contrario: molti di voi, incuriositi e conquistati dalla proposta del Piccolo Bellini, hanno iniziato a frequentarlo accanto alla sala grande, rendendolo parte integrante della vostra esperienza teatrale.
Per questo vi ringraziamo e vi aspettiamo, ancora una volta, numerosi, curiosi e partecipi.

