con (in ordine di apparizione) Valentina Schisa, Sara Lupoli, Maria Anzivino, Olimpia Graziosi, Marianna Moccia, Ilaria Punzo, Giulia Iurza, Rossella Iavarone, Roberta Zavino, Monica Cristiano, Luisa Clemente, Marcella Martusciello, Claudia Crispino, Ginevra Cecere

videocreazioni Gilles Dubroca
suono Dario Casillo
testi Manuela Barbato
costumi Danilo Rao
luci Gessica Germini
disegni e animazioni Andrea Bolognino
collaborazione artistica Michela Ricciardi, Marco de Alteriis
coreografia e regia Emma Cianchi

produzione ArtGarage, Körper

Luogo

Teatro Bellini


Date

4 e 5 dicembre

Nello spazio apparentemente definito, eppure immenso, dove ogni cosa è intuibile ma mai manifesta una luce soffusa svela il femminile e accompagna l’intreccio relazionale tra attrazioni e repulsioni, istinto di conservazione e di distruzione. Un disegno dinamico e ancestrale da cui si sprigionano movimenti dal ritmo crescente e che vede la sua genesi nell’estasi mistica fino alla connessione con l’infinito: un incessante cercare, un inevitabile confronto, un eterno domandare dinnanzi all’immensità del Cosmo. L’universo e le sue leggi, lo spazio e la sua potenza armonizzante e generatrice si confrontano con la matrice femminile che tutto crea e regola. Ishtar con la sua enigmatica stella a otto punte e prima Dea Madre ad essere venerata è la massima espressione del femminino nelle antiche civiltà. Dal suo mito derivano il culto di Iside, di Demetra, di Venere, fino all’adorazione della Vergine Maria. Dal paganesimo al cattolicesimo un viaggio sensoriale che attraverso i millenni connette con l’universo e racconta con proiezioni, disegni e testi, il potere immenso della donna e la sua missione salvifica. Cielo è una moltitudine di donne, un’incessante danza astratta ed evocativa in uno spettacolo al limite del magico e del misterioso.
La danza fluida e dinamica, arricchita da momenti più tipicamente teatrali, segue il movimento degli astri e ne svela il carattere magico e fisico in una dicotomia perfetta: parole e musica, suono e voce conducono lo spettatore a varie interpretazioni della parola “cielo” in un percorso semantico che attraversa i millenni tra legenda, scienza, filosofia e pura immaginazione.
Danza, teatro, musica, videoproiezioni e interazione digitale: la combinazione tra diverse discipline e la collaborazione tra artisti di provenienza differente dà vita ad un lavoro avanguardista in cui l’elemento magico va di pari passo con l’interpretazione ostinatamente razionale. Magia, irrazionale, razionale: Cielo.

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