con  Rebecca Furfaro, Giovanna Giuliani, Luca Sangiovanni, Luciano Saltarelli, Giampiero Schiano

scene e costumi Lino Fiorito
luci Pasquale Mari
musiche originali Federico Odling
suono Daghi Rondanini
assistente alla regia Giovanni Merano
assistente alle scene Massimo Raimondo
assistente ai costumi Alina Lombardi, Anna Verde, Sara Berto
direzione tecnica Lello Becchimanzi 
datore luci Lucio Sabatino 
videoproiezioni Jack De Luca

regia Luciano Saltarelli

produzione Napoli Teatro Festival Italia, Teatri Uniti in collaborazione con l’Università della Calabria

un ringraziamento speciale a Raffaele Galiero
attrezzeria ed elementi di scena Alovisi
materiale tecnico Megaride
autotrasporti Massimo Liberato

Luogo

Teatro Bellini


Date

Dal 28 Novembre al 3 Dicembre

Quel gran pezzo della Desdemona è un testo ispirato all’Otello di Shakespeare. La vicenda è ambientata nella Milano degli anni ’70 del secolo scorso ed è narrata con il lessico, spesso infantile e sgrammaticato, della commedia sexy di quell’epoca. La trama shakespeariana, così tragica, articolata e ineluttabile, è tessuta da maschere gaudenti, superficiali e sessuomani. Sullo sfondo la Milano infiammata da lotte di classe e atti terroristici, dove la nebbia si confonde col fumo d’un ordigno esploso; la Milano brulicante di esistenze brillanti o cupe, in corsa frenetica con la vita; la Milano che negli anni accoglie con generosità fiumi di meridionali in cerca di fortuna. In questa cornice storica e sociale, Desdemona s’incarna nell’avvenente ed emancipata figlia di Brambilla, proprietario della fabbrica di manichini dove lavora Moro, un emigrato dal profondo sud, valentissimo operaio che ha perso la voce per salvare la fabbrica da un incendio.  Attorno ai due amanti agiscono gli altri personaggi: Jago, infido collega di Moro; Emilia, lugubre moglie di Jago; Cassiolo, sciocco operaio di infimo ordine e pedina essenziale nelle mani di Jago. Attorno ai personaggi principali della storia, altre presenze inquietanti, apparizioni improvvise, incursioni impensate che alimentano la messa in scena di un incidente espressivo dai risvolti stranianti, di un sogno, di una visione, di un delirio personale instillato dal capolavoro shakespeariano

Durata 1h e 15 min.

Teatri delle città di rilevante interesse culturale

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Il Teatro Bellini sostiene Kimbondo

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