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Crediti:
Cappuccetto rosso
regia, drammaturgia, coreografia Luana Gramegnacon Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco, Enrica Zampetti/Daria Menichetti
scene, costumi e maschere Francesco Givone
light design Francesco Givone, Valeria Foti
progetto sonoro e musiche originali Stefano Ciardi
voce narrante Luana Gramegna
assistente alla regia, drammaturgia, coreografia Daria Menichetti
collaborazione artistica per scene, costumi e maschere Alessia Castellano, Gisella Butera
consulenza artistica Enrica Zampetti
direzione tecnica Alberto Bartolini - Officina Teatro
management e distribuzione Theatron 2.0produzione Zaches teatro
con il sostegno di Regione Toscana
in collaborazione con Giallo Mare Minimal Teatro, Fondazione Sipario Toscana Onlus-La Città del Teatro, Teatro Fonderie FollonicaPremio “Miglior Spettacolo al Festival Titirijai 2024 di Tolosa (Spagna)
Età dai 5 anni
Luogo Teatro Bellini
9 novembre 2025 ore 11:30
Durata 50 minuti
Cappuccetto Rosso! – Una voce riecheggia nel silenzio…
E nella fantasia affiora subito l’immagine della bambina con la mantellina rossa sulle spalle.
Probabilmente viene in mente la versione più famosa, quella ottocentesca dei Grimm, ma in pochi conoscono le varianti antecedenti anche a Perrault, quelle popolari e orali che Yvonne Verdier raccoglie nel suo saggio L’ago e la spilla. Ma in tutte le versioni Cappuccetto Rosso si allontana inevitabilmente dalla sfera protettiva del grembo materno e si ritrova sola nel bosco. Luogo di mistero e fascino, di tentazione e di trasgressione, il bosco nasconde e rivela, ed è proprio per questo che permette la disubbidienza: lontano dagli occhi materni che sorvegliano, i bambini trasgredendo affrontano pericoli e rischi, ovvero le proprie paure. L’ingenuità e l’innocenza devono essere, almeno in parte, abbandonate per riuscire a far parte del mondo degli adulti, complesso e ostile.
E, come gli adulti, anche Cappuccetto Rosso si trova a dover affrontare le universali domande: “Dove vai?”, “Quale via prenderai?”, “Chi c’è qui?”
Saranno i linguaggi della danza, del teatro di figura e della musica i delicati strumenti attraverso cui raccontare la storia. I draghi possono essere uccisi o addomesticati, ma bisogna in ogni caso conoscerli, esattamente come ognuno di noi deve fare, bambino o adulto che sia, per superare le proprie paure. Perché coraggioso non è chi non ha paura, ma chi decide di non sottrarre il proprio sguardo davanti ad essa.
Info Parcheggio e Accessibilità

Info Parcheggio e Accessibilità
Dimentica lo stress da parcheggio per arrivare al Teatro Bellini. Potrai lasciare la tua macchina presso uno dei parcheggi convenzionati col Teatro:
- Garage Correra
via Francesco Saverio Correra, 29 – 90135, Napoli (NA)
(+39) 081 564 0118 - Ecumano Parking
via S. Giovanni Maggiore Pignatelli, 41 – 80134, Napoli (NA)
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P.za Cavour, 34 – 80137, Napoli (NA)
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