Tra i testi più potenti e misteriosi di Antonio Tarantino (Premio Ubu 2017 – alla carriera) Stranieri racconta di un uomo, barricato nella sua casa e nella sua solitudine. Fuori, bussano alla porta: sono la moglie e il figlio, due stranieri. Vengono da un altro paese, quello dei morti, sono tornati per accompagnarlo nell’ultimo ballo. Barricato in casa, l’uomo anziano, difende la sua vita che crede fatta di buone azioni e di conti con le malefatte.
I due fantasmi, nonostante stiano alla porta con gentilezza e discrezione, ricevono dall’uomo solo insulti e minacce e gli rispondono con pazienza. Anche se la porta non verrà aperta, saranno le pareti a diventare evanescenti, cancellando ogni confine tra dentro e fuori. I ricordi familiari emergono da un silenzio nero come il buio, dove è più facile riconoscere l’altro come un estraneo e non come nostro caro. Fuori piove.