“Vorrei essere Mercuzio”, scriveva Calvino in uno scritto autobiografico, ammirando la capacità del personaggio shakespeariano di tenere assieme sogno e realtà, di essere abbastanza leggero per farsi guidare dalla fantasia, e contemporaneamente lucido e ragionevole, per riconoscere le logiche della realtà.
Anche noi vorremmo essere Mercuzio.
Avere la leggiadria di invitarvi alla festa del Teatro, lì dove sappiamo di trovare immaginazione, divertimento e maestria; avere la chiarezza nel far emergere i temi, le implicazioni e i riferimenti universali che ogni grande spettacolo contiene.
Proviamo a farlo attraverso questa newsletter, in cui vi segnaliamo alcuni titoli in programmazione, tra Sala Grande e Piccolo Bellini, e vi forniamo qualche strumento utile di approfondimento.
Ci rivolgiamo in modo specifico a voi docenti, che siete spettatori al quadrato, avendo la grande fortuna di poter condividere le vostre esperienze con gli alunni e forse, per qualcuno di loro, essere coloro che aprono le porte del teatro.
Una bella responsabilità!
Proviamo a renderla anche un piacere.
Mercuzio sarebbe d’accordo!
Sei un insegnante?
Iscriviti alla newsletter Vorrei essere Mercuzio e ricevi i prossimi approfondimenti!
La citazione “Vorrei essere Mercuzio” è tratta da Calvino I., Eremita a Parigi. Pagine autobiografiche, Milano, Ed. Mondadori, 1974

